Mi permetto di darti del tu anche se non ti ho mai conosciuta. Ma in qualche modo sei entrata dentro di me e hai saputo parlarmi come solo coloro a me  piu’ cari sanno fare.  

Puoi essere d’accordo o meno con quello che hai detto, scritto, raccontato.  Ma la tua grandezza,  carissima Oriana,  e il tuo messaggio immortale credo sia stato  il tuo modo di vivere, di confrontarti e di saper comunicare con il  mondo e i suoi potenti dei grandi problemi che affliggono l’umanita’, a partire dallo scontro di civilta’ reso evidente dopo l’11/9. Con coraggio, schiettezza, irriverenza, brutalita’ a volte persino violenza. Prendendo il toro per le corna e affrontando i problemi alla radice. Chiamando le cose con il loro nome (coerente anche quando questo poteva significare la tua fine terrena), distinguendo sempre il bianco dal nero a dispetto di quelli che dicono che esiste solo il grigio. Con le tue parole hai fatto sobbalzare le nostre coscienze, parlato ai nostri cuori, risvegliato il coraggio e la forza perduta ma necessari per sostenere le grandi battaglie di civilta’. Ci hai mostrato come ci si alza in piedi per dire basta, per affermare a voce alta cio’ in cui si crede a dispetto di tutto e tutti,  dei potenti, del politically correct, dei compromessi e delle convenienze del vivere quotidiano. Ci hai insegnato cosa vuol dire amare veramente gli altri al punto in cui la propria vita diventa ininfluente.

Per questo il tuo messaggio e’ gia’ eterno insieme a quello dei piu’ grandi di tutti i tempi. Tu donna italiana e cittadina del mondo che vivevi a New York ma che per morire sei tornata in Italia, nella tua amata Firenze.

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