200816
E ORA AL LAVORO PER COSTRUIRE “I PONTI”!
Published by Luigi Orsi Carbone at 9:33 am in Blog with 1 Comment
Giovedì scorso in un riuscitissimo evento organizzato dagli amici di Sviec e Baia ad Atherthon (Palo Alto) sotto la superba regia regia di Jeff Capaccio e presenziato dall’Ambasciatore USA in Italia Spogli e da oltre 250 tra imprenditori, investitori e manager delle due sponde dell’atlantico sono stati annunciati i finalisti della business plan competition Mind the Bridge. L’obiettivo della competizione è quello di costruire dei ponti tra le idee e gli imprenditori italiani e l’ecosistema imprenditoriale che è fatto di business angels/VC, CEO, professionals mutuando dall’esperienza del sofisticatissimo modello della Silicon Valley. I veri vincitori di questa competizione saranno quegli imprenditori che nei prossimi mesi anche con l’aiuto dei mentor selezionati tra gli imprenditori 1GN riusciranno ad avanzare più rapidamente nei loro progetti chi trovando capitali, chi cementando partnership commerciali o chi semplicemente sviluppando e raffinando la propria buisiness idea o il modello di business.
Ciò detto mi piace sottolineare come la stragrande maggioranza delle iniziative in concorso era di grande pregio ed innovatività, confermando che in Italia non mancano idee e cervelli, ed ha impegnato a fondo il Selection Committe nella selezione dei migliori progetti che sono risultati essere:
* VivaBioCell (biotech, tissue engineering)
* Econoetica (multimedia for tourism)
* Nano4Bio (bio sensors, cell cultivation)
* Blucape (mobile wireless)
* BioMan (food supplement)
* Ingenia (energy control)
Congratulazioni quindi ai finalisti ed un in bocca al lupo a tutti gli imprenditori partecipanti per costruire “ponti” fruttuosi nei prossimi mesi.
http://www.luigiorsicarbone.itInchiostro Simpatico on 18 gennaio 2008 ·
L’Italia è un paese straordinario nel bene e nel male, che ha tante eccellenze e tante inefficenze.
Mind The Bridge sta dando la possibilità a gente che vuole impegnarsi davvero di ottenere quell’input che il proprio paese non riesce a dargli: la fiducia e la condivisione del rischio.
Ad oggi vedo il mio paese come una pentola a pressione a cui hanno applicato un tappo fatto di ignoranza, arrivismo e violazione delle regole che premia solo i più furbi e non i più bravi.
Aspetto con fiducia la possibilità di attraversare il “ponte” sapendo che noi italiani non abbiamo da invidiare niente a nessuno…in bocca al lupo a tutti!