Oggi alle ore 15.30, Skebby parteciprà all’Innovation Circus per raccontare la propria innovazione e presentare il progetto imprenditoriale.

In questo contesto, spiegheremo cosa facciamo e come lo facciamo, con l’obiettivo di far capire a tutti la rivoluzione di Skebby.

Ovviamente, vi aspettiamo tutti! L’appuntamento è sotto la splendida Loggia dei Mercanti, a due passi dal Duomo di Milano.

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Da ieri sera Skebby Free SMS è sull’l’App Store. Skebby è l’applicazione innovativa che consente invio SMS multipli via Internet e a basso costo da cellulare o tramite vostro sito/applicazione (se azienda).

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Lo potete scaricare direttamente dall’Apple Store : l’installazione è velocissima e, dopo pochi secondi, potrete godere di Skebby. Non solo: il programma è disponibile sull’Apple Store anche in inglese per i clienti di iPhone in tutto il mondo!

Tutto lo staff di Skebby ha lavorato davvero molto per cercare di rendere Skebby il più integrato possibile con il sistema operativo iPhone OS e crediamo di esserci riusciti.

Tutto ciò non significa che l’attuale versione sia definitiva: tutti coloro che conoscono Skebby avranno notato la mancanza delle implementazioni raggiunte con la versione 3.40, ma ci stiamo lavorando e a breve anche gli utilizzatori dell’iPhone avranno sul proprio device tutte le ultime novità introdotte.

Ora spetta a voi provarlo e farlo provare, così da darci preziosissimi commenti e suggerimenti.

Ultimamente ho latitato un pò sul blog perchè ho lavorato aroud the clock per preparare lo sbarco di Skebby sul segmento business. Fino ad ora Skebby ha consentito di inviare sms gratis tra utenti consumers, semplicemente scaricando il client sul proprio cellulare e inviando l’SMS attraverso la rete dati. Non poco, in effetti, ma abbiamo deciso di fare un piccolo balzo in avanti, realizzando una piattaforma interamente dedicata al mondo del Business.

Con questo strumento Skebby permetterà ai propri clienti di utilizzare gli sms come strumento di marketing e microblogging, permettendo ad utenti, fornitori, partner e dipendenti di iscriversi a liste di distribuzione o a canali promozionali.

Ovviamente, Skebby offrendo non solo un gateway ma anche un client specifico, permetterà un notevole risparmio sulla gestione della comunicazione, di fatto azzerandone i costi.

Tutto questo ha già portato ad un risultato: Focus, mesile del gruppo Gruner+Jahr/Mondadori ha deciso di utilizzare Skebby per informare i propri lettori – attraverso il servizio SMS Memo – dell’uscita dei numeri in edicola e del contenuto degli stessi.

Per chi volesse saperne di più, i comunicati stampa sono qui sotto allegati qui e qui

Hai una start up innovativa ad alta potenzialità di crescita da far decollare sul mercato globale?
Dal 25 maggio scorso si è aperta l’edizione 2009/10 di Mind the Bridge la business plan competition di cui faccio parte dell’Advisory Board.
La scadenza per inviare i business plan è il 25 agosto.

Giovedì prossimo 25/6 a Milano Davide ed io presenteremo il caso ” Skebby” nell’ambito della conevntion dei business angels in Italia raggruppata attorno a Iban che celebrerà con l’occasione il decennale dalla fondazione.

Ho accettato con piacere l’invito anche se la cosa mi ha fatto un pò riflettere: Skebby, infatti, è ancora lontano dall’aver concluso lo start up e dal potersi considerare un caso di successo.

Ma due o tre sono gli aspetti della breve storia di Skebby che vale la pena comunque sottolineare:

1) Non è frequente in Italia trovare un brillante giovane universitario (informatico) figlio di operosi impiegati che a 25 anni abbia il coraggio e la determinazione di abbandonare gli studi (sebbene a Davide manchi solo la tesi) per inseguire il suo sogno e provare a realizzare un progetto imprenditoriale.

2) E’ purtroppo ancora altrettanto raro (anche se i dati Iban iniziano a far ben sperare) trovare due imprenditori come Stefano e me disposti ad “investire” e dare fiducia ad un “giovane” e alla sua “idea”. Sicuramente in Italia ci sono imprenditori di grandissimo successo e con enormi patrimoni: ma quanti di loro hanno mai scommesso su di un giovane 25enne e/o su un idea (che non fosse la propria o quella del proprio figlio)?

3) Skebby è un esempio di “innovazione” non per le metriche tradizionali a cui ci hanno abituato a pensare. Infatti non è legata ad una scoperta nè ad un “brevetto” o alla creazione di un nuovo prodotto tout court. Di cui tra l’altro l’Italia, partendo con trentanni di ritardo nella ricerca, è oggi poverissima. Skebby è un “innovazione” di processo essendo un modo nuovo per offrire un servizio già esistente ma in modo più efficiente ed efficace lasciando al cliente la possibilità di definirne attivamente la modalità di fruizione. In Italia abbiamo inventato il “caffè” e la “pizza” ma sono state due aziende americane Starbucks e Pizza Hut che hanno saputo, senza alcun brevetto, “innovare” grazie ad un approccio marketing/distributivo nuovo. E quale brevetto avevano in mano aziende come American Online, Netscape, Amazon, Google, Blogger, Wikipedia, Craiglist, Tivo, Netflix, eBay, Skype, iPod e Iphone, Xbox, Facebook etc etc .

Non c’è nessun motivo perchè tra dieci anni, alla convention ventennale dalla fondazione di Iban, anzichè celebrare i primi investimenti seed/business angels non si possa celebrare anche in Italia uno o più casi di analogo successo.

Convention Iban

Su Repubblica di ieri:
Dal primo luglio, per volontà della Commissione europea, il costo di un Sms tra Parigi e Roma, oppure tra Atene e Berlino non potrà superare gli 11 centesimi. Una beffa, insomma, è alle viste: scambiarsi un messaggino tra Oslo e Marsiglia costerà meno che tra Benevento e Ascoli. Proprio per questo, il Garante delle Comunicazioni propone di intervenire subito perché il prezzo massimo dell´Sms italiano non si riveli superiore rispetto a quello tra nazioni comunitarie.

Sul blog Skebby (società in cui ho investito) di oggi:
Skebby è il programma gratuito per cellulare che permette di inviare SMS al costo massimo di 1 cents (o addirittura gratis) tra utenti che lo hanno installato sul telefonino.

Stefano (con cui ho investito su Free SMS Skebby) in questo video racconta Reeplay.it e spiega come sarà anche la nuova televisione del futuro.

Skebby (società in cui ho investito insieme a Stefano) e Davide, il suo giovane ideatore di famiglia abruzzese (Pescara) che per fortuna a parte una cugina sfollata non ha subito perdite personali, ha deciso un gesto simbolico per l’Abruzzo. Skebby infatti mette a disposizione 10 SMS gratis per gli Abruzzesi che scaricheranno gratuitamente il programma sul loro cellulare in modo che possano comunicare subito gratuitamente con chiunque, in Italia o nel mondo. Soprattutto chi lo installasse ed invitasse poi familiari ed amici a fare altrettanto potrà scambiare con loro SMS gratis illimitati per sempre.

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Si tratta solo di un piccolo gesto, una goccia nel mare….ma si sà il mare è fatto anche di piccole gocce. Affinchè le gocce siano molte occorre però l’aiuto di tanti, soprattutto di qualcuno dell’Abruzzo, nel diffondere la notizia tra la gente lì.

Recentemente ho intervistato Alessandro Ferretti, 40 anni ricercatore ed imprenditore tecnologico. Tema centrale della discussione, ben illustrato in un video introduttivo da parte del Prof. Pietrabissa del Politecnico di Milano, è quello della valorizzazione dei beni intagibili e del trasferimento tecnologico dall’Università verso il mercato, in cui l’Italia (non c’è da stupirsi) vanta un ritardo di circa 30 anni rispetto a Paesi più evoluti come gli USA.
La nostra Università ha tradizionalmente orientato la ricerca sullo sviluppo della conoscenza pura piuttosto che su invenzioni con appetibilità di mercato; e anche quando ciò avviene l’invenzione rimane nei cassetti in quanto nessuno fà i passi successivi; dovrebbero essere gli imprenditori delle PMI pronti ad investirci e portare le idee sul mercato ma quasi sempre non hanno i mezzi o l’orizonte temporale o la visione strategica e manageriale per farlo. Ecco che a volte può risultare vincente che siano gli stessi ricercatori, quelli con il vulnus imprenditoriale accentuato, a proseguire nello sviluppo dell’invenzione fino al prototipo o addirittura fino a portare il prodotto/servizio sul mercato.

E questo è proprio il caso di Alessandro e della sua Tele-Rilevamento Europa (TRE) fondata nel 2000 di cui è A.D. La TRE è oggi lo spin-off del Politecnico con maggiore successo, con un giro d’affari di oltre 4Mln Euro, e una delle più promettenti compagnie nel campo del remote sensing. Nel 2008 è stata creata a Vancouver TRE Canada, di cui è attualmente Chairman of the Board, per offrire un riferimento al mercato Nordamericano. Sicuramente un esempio da seguire per le Università italiane, almeno per quelle migliori.

Certo pensare che Alessandro con la sua TRE sia tra i pochi casi di technology transfer di successo in Italia la dice lunga su quanto resti ancora da fare per avere impatto significativo sul sistema.

Mi piace molto leggere soprattutto la stampa. Da qualche mese però non compro più le edizioni cartacee dei quotidiani e dei periodici. Ero solito acquistare Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera, International Herald Tribune/NYT, Wall Street Journal, Il Mondo, Affari e Finanza,…..
Continuo a legger le stesse testate online e gratis. Più qualche amico blogger che stimo e mi aiuta a capire come stanno davvero le cose. Ho tenuto solo l’abbonamentoall’Economist perchè l’edizione cartacea mi aiuta nella lettura nei we quando decido che è ora di spegnere il mio Mac.

Mi chiedo come facciano gli editori a far quadrare i conti di un prodotto stretto tra ricavi in forte calo (tra pubblicità e vendite) e una costi di produzione e distribuzione tanto fissi quanto anacronistici. Credo si sia atteso troppo non (volendo) comprendere le minacce e opportunità del digitale (i manager che volevano farlo sono stati brutalmente licenziati, si veda Corriere della Sera). Ma si sà la proprietà di certi quotidiani è “potere” ed ai grandi azionisti di casa nostra la cosa sembra compensare le perdite. Almeno fino a quando il loro core business glielo consentirà. Alla fine infatti i soldi che mancano sul tavolo qualcuno li deve tirare fuori anche se per quello ci sono sempre stati gli azionisti di minoranza.
I grandi quotidiani USA versano in situazioni critiche a cominciare dal glorioso NYT che ha dovuto persino vendere la sede disegnata da Renzo Piano.
Ed Internet, in un momento così delicato per il ciclo economico e la pubblicità, aiuta parecchio nel tagliare sulla struttura di costi e di distribuzione ma meno sui ricavi: come si è accorto subito un editore navigato come Murdoch che a soli dodici mesi dall’apertura delle notizie dell’edizione online del WSJ si è affrettato a dire che le notizie su Internet non potranno più essere gratis !