Recentemente ho investito in Skebby il software per sms gratis, una start up che fornisce applicazioni e servizi per cellulari basati su Internet da telefonino. Con me anche Stefano Quintarelli, fondatore di I.Net e uno dei pionieri di Internet in Italia. In Skebby sarò Presidente affiancando Davide Marrone (25 anni), suo giovanissimo fondatore, che sarà Vice Presidente e avrà la gestione operativa.
Nata nel 2007 Skebby ha lanciato, prima in Italia, l’ applicazione che consente di inviare dal cellulare SMS quasi gratis, indirizzando i bisogni di una community in forte crescita fatta soprattutto di giovani. Il servizio può essere utilizzato anche dal PC. Il successo di Skebby è testimoniato dagli oltre 50 mila utilizzatori registrati in Italia. Ora Skebby proverà ad accelerare lo sviluppo dell’applicazione ed aumentare lo sforzo di marketing volto ad allargare rapidamente la base dei suoi utilizzatori. Credo che Skebby abbia grandi potenzialità di successo nella diffusione di servizi e applicazioni da cellulare sfruttando sia l’SMS, che è il servizio più semplice ed utilizzato dal telefonino, sia la connessione ad Internet da mobile.
Mi fà piacere dare fiducia ed aiutare Davide, un giovane imprenditore innovativo, che ha avuto la visione ed il coraggio per saper cogliere questa discontinuità. In Italia è importante tornare a dare fiducia ai giovani, reinvestendo e mettendo a disposizione le competenze accumulate. Oltre ai soldi Stefano ed io contribuiremo con il nostro bagaglio di esperienze e relazioni che sicuramente aiuteranno Davide a fare meglio e più rapidamente, evitando se possibile qualche errore.

Il caso ha voluto che nello stesso giorno i cui Roger Abravanel, presentava in Bocconi il suo libro “Meritocrazia”, Vittorio Colao venisse nominato numero “uno” di Vodafone.
Ho avuto la fortuna di lavorare con Roger in McKinsey dove ho avuto Vittorio come primo mentor. Già allora Vittorio era tra i più brillanti. La sua carriera in Mckinsey prima e Omnitel/Vodafone poi è stata folgorante. Nel 2004 Vittorio và a guidare RCS e nonostante risultati super (raddoppia gli utili in un anno) viene subito fatto fuori: alcuni grandi azionisti dicono che è uno che non ascolta che vuol fare di testa sua. La redazione del Corriere non gradisce le sue ingerenze manageriali. Poco importa che le performance del gruppo siano brillanti, Vittorio si macchia di lesa maestà! Alla fine Vittorio è costretto a lasciare ma viene immediatamente richiamato in Vodafone negli UK ai cui azionisti interessa invece solo merito, trasparenza e perfomance e a cui non par vero di poter rimettere le mani su di un “talento unico”. In tre anni Vittorio scala tutti i gradini ed arriva ad essere il “primo italiano” nella storia ad essere chiamato a dirigere una tra le più grandi multinazionali straniere. Oggi è un “esempio unico” per tanti giovani aspiranti manager italiani.

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Mercoledì 4 giugno alle 15 nell’ambito del programma Capturing Creativity incontrerò Davide Marrone fondatore di Skebby il software per sms gratis meglio conosciuta per l’innovativa applicazione Skebby. Ha soli 25 anni Davide è l’esempio di un nuovo “tipo di imprenditore” che punta alla crescita. Durante l’intervista Davide ci racconterà la sua storia e di come ha fatto a sviluppare la sua microimpresa con una tecnologia innovativa in un ambito così fortemente competitivo. E soprattutto come un giovane ingegnere è riuscito a convincere due imprenditori 1GN (durante l’intervista la disclosure) a scommettere su di lui e sul suo progetto. A chi giovane studente o non stesse valutando la scelta imprenditoriale l’intervista é da non perdere. Vi aspetto qui numerosi dunque!

Nel suo primo viaggio in Europa alla ricerca di aziende familiari da acquistare, Warren Buffett ha fatto ieri tappa finale in Italia dove si è intrattenuto per un “faccia a faccia” con alcuni giovani e la stampa giunta qui da tutta Europa. Evento unico, credo irripetibile. Warren Buffet, sappiamo tutti, è l’uomo più ricco del mondo, il più grande investitore della storia, spesso definito l’”Oracolo di Omaha”. Ma per chi si aspettasse particolari segreti e consigli su titoli da acquistare credo sia rimasto deluso.
Allora quale è il suo credo? Quale filosofia alla base dell’enorme successo professionale?
Buffett consiglia di fare solo ciò che piace, di farlo sempre con grande “passione” e con le persone che si rispettano e con cui si stà bene, senza puntare a fare i soldi, ma impegnandosi ogni giorno con onestà, umiltà ed intelligenza. E di farlo con grande “pazienza”, sapendo aspettare il momento giusto (per comprare per esempio) o per resistere contro corrente. “Nei prossimi 10-20 anni (sic!) potremmo decidere di acquistare qualche azienda familiare in Europa” ha detto ieri a conclusione dell’incontro. E questo a 76 anni suonati.
Nell’America delle bolle e degli eccessi, delle maxi compensation dei CEO, del credito a alto rendimento-senza rischio inventato dalle banche (e poi inesorabilmente scoppiato),… dove è tutto accelerato, dove tutto vale pur di riuscire ad avere successo e a fare i soldi subito, la lezione dell’uomo più ricco del mondo da Omaha và esattamente nella direzione opposta.
Non stupisce che per farsi guidare in questa nuova avventura in Europa Warren Buffett abbia scelto e chiamato al suo fianco Angelo Moratti

Oggi alle 15 nell’ambito del programma Capturing Creativity incontrerò Luca Foresti di Econetica, vincitore del concorso Mind The Bridge 2007. Giovane e dinamico imprenditore di ritorno dall’esperienza in Silicon Valley, Luca offrirà di sicuro consigli e spunti preziosi a chi vuole fondare e far crescere una start-up . Vi aspetto qui numerosi dunque!

Marco mi segnala questo video, davvero un must per ogni start up entrepreneur

Fare un business plan a volte è uno scoglio insormontabile per molti “wanna be” imprenditori. Nella presentazione qui sotto allegata provo a spiegare perchè fare il bp, cosa deve contenere/quale formato usare ed alcuni esempi delle analisi/approfondimenti da fare e possibili modalità di presentazione.comefarebusinessplan1.pdf

E’ calato dunque il sipario sulla prima edizione di Mind the Bridge con un un workshop formativo a Roma dove a tutti gli aspiranti imprenditori della competizone è stata data l’opportunità di approfondire come fare a realizzare un business plan e una presentazione di successo (si veda qui sotto in allegato la presentazione che ho fatto sul tema), capire come approcciare e quali siano le aspettative degli attori dell’ecosistema in Italia distinguendo tra business angel, seed investors e venture capitalist e di imparare da chi è riuscito con successo a trasformare un business plan in una grande azienda per poi quotarla in Borsa. Infine gli aspiranti imprenditori di casa nostra hanno avuto la chance di presentarsi con i propri progetti a potenziali partners ed investitori italiani.

Durante la fase di selezione ci si era resi conto che quasi tutti gli imprenditori, nonostante idee brillanti, dimostravano qualche carenza nella preparazione professionale del business plan e della presentazione per gli investitori ed apparivano ancora poco avvezzi al confronto con gli investitori più sofisticati, comprendendo ancora poco i meccanismi con cui questi ultimi decidono come/dove investire.

Il workshop è nato quindi con l’idea di provare a colmare questo gap da un lato e dall’altro di provare a creare ed incentivare un interscambio di esperienze e collaborazione tra angel investors/ventur
capitalists e gli imprenditori puntando alla creazione di un grande ‘”ecosistema” imprenditoriale in Italia ancora assente.Tra i panelist con me, Marco Marinucci e Richard Boly per MTB la gran parte del panorama degli investitori del venture capital in Italia: da Lorenzo Franchini di IAG a Andrea Di Anselmo di Meta Group, da Gian Luca Dettori D-Pixel a Fausto Boni 360 Capital Partners, da Claudio Giuliano Innogest a Alessandro Fracassi Mutui Online per finire con Alberto Sangiovanni Vincentelli prestigioso professore a Berkley ed imprenditore di successo. Tra gli imprenditori che hanno deciso di presentare più di 30 persone tra cui il vincitore della competizione in Silicon Valley Luca Foresti con la sua Arianna (videoguida mobile).

Un’occasione di formazione e networking quindi che, penso, abbia soddisfatto le aspettative dei presenti (oltre 100 tra imprenditori e potenziali investitori e business partners). Penso questo workshop insieme al roadshow conclusosi recentemente in Silicon Valley siano stati primi piccoli passi importanti nella costruzione di un ecosistema imprenditoriale più grande e dinamico.Un grazie quindi a Marco Marinucci, ideatore e coordinatore
di MTB, e a tutti gli altri soci 1GN (sponsor/donor, mentors,….) che hanno reso possibile questa bella iniziativa.
comefarebusinessplan.pdfcomefarebusinessplan.pdf

Il prossimo 15 aprile 2008 a Roma (politica cosa?) presso il Centro di Studi Americani si terrà il primo Workshop Mind the Bridge in collaborazione con 1GN, Baia e Parnership for Growth.

L’obiettivo del workshop è duplice:

-offrire spunti formativi a tutti gli imprenditori su come fare a preparare un business plan e convincere gli investitori

-offrire a tutti l’opportunità di presentare il proprio progetto e facilitare contatti con possibili partner/investitori italiani

L’agenda della aggiornata è qui riassunta

All’evento abbiamo invitato i 50 imprenditori che hanno partecipato alla business plan competition MTB e concluderà l’iniziativa a valle del raodshow in Silicon Valley appena conclusosi con successo. Oltre 30 imprenditori hanno confermato la loro disponibilità a presentare il loro progetto nella sessione del pomeriggio.

Ci sarà tutto il “piccolo” mondo del venture capital (vc cosa ?) in Italia con oltre 40 investitori confermati tra business angels, gestori di fondi seed e vc. Ovvero quei pochi (illusi) che ancora credono che il futuro economico del’ Italia si misuri anche dalla sua capacità di promuovere l’innovazione e supportare la nascita di nuove aziende.

Massimiliano Ferrauto, Massi per gli amici, è un sfortunato ragazzo di Tortona che dà sedici anni vive disteso su di un letto a seguito di un grave incidente automobilistico. Provate ad immaginare 5.700 giorni in una stanza da cui potete uscire ma non volete tra tantissima sofferenza, qualche speranza e tantissimo silenzio e solitudine. Ora Massi è anche su Internet al sito Massimiliano Vive! per portarci direttamente dentro la sua cameretta e raccontarci la sua vita come succede.
Massimiliano e chi come lui in Italia versa in queste condizioni non sono dei “vegetali” ma solo delle persone malate che, sia pure nello stato di incomunicabilità, in cui si trovano, comprendono tutto, elaborano, ascoltano,…. Non sono piante prive per sempre della parola, della comunicativa, della ragione. E soprattutto sono persone, e famiglie, che affrontano in silenzio un calvario quotidiano per farcela a vivere. Nel disinteresse di tutti. Massimiliano oggi vive perchè sua mamma lo tiene in vita. Ma domani cosa accadrà? Perché lo Stato non può fare qualcosa di definitivo per aiutare queste persone malate e le loro famiglie? Eppure la qualità di una società si dovrebbe misurare anche da come sà e vuole trattare gli ultimi, i più sfortunati.
Nella speranza che ciò avvenga però non dimentichiamo ed aiutiamo Massi anche solo o con un pensiero di amicizia e solidarietà o con una piccola donazione.