200812
Panel di imprenditori al Venture Camp MTB di Venezia
Published by Luigi Orsi Carbone at 5:11 pm in Blog with 3 Comments
Durante il recente Mind the Bridge Venture Camp di Venezia ho moderato questo interessante panel di imprenditori di successo di prima generazione. Presenti Stefano Quintarelli (I.Net), Paolo Barberis (Dada), Roberto Siagri (Eurotech) e Marco Corradino (Volare Gratis). C’è ancora voglia di continuare a fare impresa in Italia, nonostante tutto! Se non altro per restare vicino alla suocera, vero Stefano?
200824
Disuguaglianza e assenza di mobilità: nuova imprenditorialità la risposta?
Published by Luigi Orsi Carbone at 11:17 pm in Blog with 3 Comments
La stampa nazionale ha appena riportato il rapporto dell’Ocse Growing Unequal secondo cui negli ultimi anni in Italia si è pesantemente aggravato il divario tra ricchi e poveri. Secondo lo studio l’Italia è infatti al sesto posto per il gap tra le classi sociali, dopo Messico, Turchia, Portogallo, Stati Uniti e Polonia. Purtroppo l’Italia, a differenza degli Stati Uniiti, per esempio, è anche tra i Paesi dove minore è la mobilità sociale. Quindi alla forte disuguaglianza si accompagna una grande ingiustizia sociale.
Tutto ciò significa che chi non ha mezzi (peggio ancora se è donna) oggi non ha praticamente possibilità di salire la scale della mobilità sociale ed è per questo che l’Italia è tra i paese più sviluppati, tra quelli più ingiusti ed ineguali. L’Italia è una società immobile, dove le persone non hanno più la “fiducia di potercela fare” e migliorare la propria condizione. Il merito nel nostro Paese non conta. Chi è figlio di operai o di impiegati cresce sapendo che molto difficilmente riuscirà a salire la scala sociale e migliorare la propria condizione. Come ben tratteggiato da Reger Abravanle nel suo libro Meritocrazia sfiducia e assenza di merito fanno sì che i giovani non “si impegnano”, si cresca e si faccia carriera solo per conoscenza, e si crei una leadership poco meritevole che ha interesse ha tenere tutto bloccato per mantenere il proprio stato. Così l’economia non cresce e il benessere dei più ristagna.
Come è possibile uscire dalla morsa? Innanzitutto riformando in senso “meritocratico” il sistema educativo. E poi investendo sui giovani che se “lo meritano”. Personalmente l’ho fatto recentemente dando fiducia a Davide Marrone, giovane brillante e dinamico figlio di laboriosi impiegati, che non ha accettato “lo status quo” e crede a tal punto in sé stesso e nella possibilità di migliorare la propria condizione e quella della società in cui vive che ha deciso di lanciare una start up Skebby il software per sms gratis. Nel video qui sotto racconta come e perchè l’ha fatto. Una goccia certamente. Ma anche un segnale, un role model per tanti giovani temerari!
Sono in Smau con la start up Skebby il software per sms gratisall’interno dei Percorsi dell’Innovazione. Il Telefonino, portale sulla telefonia mobile, è passato e ci ha dedicato un bel servizio identificando Skebby tra le pochissime vere novità della Fiera. Tra l’altro con Smau Skebby ha lanciato il nuovo sito web che sarà la prima di una lunga serie di importanti novità da qui ai primi mesi 2009. Staremo a vedere cosa ne penseranno gli utenti!
L’Italia è una società immobile. Anche per chi ha studiato e si è impegnato a fondo la possibilità di crescere e muoversi lungo la scala sociale è una impresa ardua, quasi impossibile. Ed è questa una delle più grandi ingiustizie sociali e un grande freno allo sviluppo che dobbiamo rimuovere.
Come già discusso in un precedente post l’affermazione del merito nel nostro Paese è una delle principali rivoluzione culturale trasversale che dobbiamo fare. Questa battaglia è tutt’altro che facile e scontata. Roger Abravanel con il suo libro Meritocrazia ha razionalizzato molto bene l’importanza e ci ha suggerito cosa poter fare concretamente da subito.
Adesso come segnalatomi da Paola è nato anche il blog Meritocrazia ovvero uno spazio virtuale per la prosecuzione della discussione del libro scritto dal socio 1GN Roger Abravanel che ha citato 1GN (di cui sapete sono membro del Board) tra le “Comunità del Merito” in Italia.
Se l’argomento fosse di vostro interesse quindi quattro semplici modi per iniziare a contribuire al cambiamento in senso meritocratico del nostro Paese:
1. Salvate Meritocrazia tra i vostri siti preferiti, e visitate spesso il sito per leggere i nuovi contributi e le discussioni in corso. A breve appronteremo anche un feed RSS.
2. Commentate le proposte di Roger e gli articoli degli altri editor: con che cosa siete d’accordo? con che cosa non siete d’accordo? che cosa è necessario al cammino verso la meritocrazia?
3. Fate conoscere il sito ai vostri contatti: sicuramente c’è chi ha letto il libro e vuole discuterne, chi è incuriosito dal libro ma non lo ha ancora letto, chi non lo conosce ancora…
Può anche essere un idea di regalo di “grande valore” per amici genitori
4. Se desiderate contribuire con un vostro intervento, inviate una breve proposta alla Redazione usando il link “Contattaci”: la meritocrazia ha bisogno delle tue idee!
200811
TARIFFE MOBILI: L’ASSALTO “PREDATORE” SI RIPETE?
Published by Luigi Orsi Carbone at 10:15 am in Blog with 4 Comments
Premesso che ho un’interesse nella vicenda in quanto azionista e Presidente di Skebby giovane start up italiana che ha sviluppato un’applicazione cellulare per l’invio di SMS gratis (o quasi) via Internet.
I riallineamenti recenti delle tariffe mobili con l’aumento del prezzo dei servizi voce e la riduzione del prezzo degli SMS decisa e comunicata a qualche milione di utenti mobili con vecchi piani prepagati da TIM e Vodafone lo scorso agosto è stata oggetto di un più che giusto sollevamento da parte delle organizzazioni dei consumatori, stà avendo un importante riscontro sui media nazionali ed ha portato ad una diffida da parte di Agcom. Credo però che non tutti i “motivi” del perché la manovra non avrebbe dovuto essere autorizzata sia stati esplicitati. Infatti gran parte dell’attenzione sulla manovra è stata messa sulle modalità di comunicazione poco trasparenti (via SMS) ed in tempi troppo ravvicinati/sospetti e senza esplicitamente consentire cambio piano/operatore.
A mio giudizio andrebbe valutato anche se sia trattato di una strategia di ribilanciamento e/o di predatory pricing ovvero se l’impatto che tali manovre se ripetute in tempi ravvicinati potrebbero avere sia sui consumatori sia sulla nascente concorrenza di newcomer nel mercato dei servizi Internet non siano entrambe negative nel medio periodo.
La sensazione infatti è che dietro alla manovra chi detiene oltre il 70% del mercato della telefonia mobile abbia silenziosamente avviato una manovra di ribilanciamento dei prezzi trasferendo ricavi e margini da segmenti dove la nuova concorrenza potrebbe aprirsi un varco (servizi dati e Internet) verso mercati dove vige ancora l’oligopolio controllato (servizi voce peraltro che ha prezzi tra il 30-50% più elevati di altri Paesi Ocse) con un impatto neutrale sui conti economici degli operatori mobili ma dove a rimetterci è la nascente concorrenza sui servizi Internet mobile (il futuro nascente) e gli stessi consumatori nel medio periodo perché se la concorrenza non si sviluppa verrebbero precluse l’accesso a a nuovi servizi a prezzi stabilmente decrescentii. Anzi con l’espulsione dal mercato dei new comer meno efficienti si potrebbero poi avere prezzi/margini crescenti appunto “predatory strategy”.
Una storia di simile, anche se molto più cruenta e ripetuta, era già successa nel settore della telefonia fissa a cavallo degli anni ’90 dove in seguito alla progressiva liberalizzazione di alcuni settori del mercato (telefonia internazionale e lunga distanza) ed all’ingresso di nuovi competitor si era lasciato mano libera a Telecom Italia di ribilanciare le tariffe consentendole di ridurre drasticamente quelle sui segmenti in concorrenza già fortemente intaccate dai competitor ma contestualmente di aumentare quelle sulla telefonia locale di cui Telecom continuava ad avere un monopolio quasi assoluto (quasi 99% nei primi a fine 1999). In gergo queste tecniche competitive si chiamano “predatory pricing”. Il risultato infatti fù proprio un bagno di sangue per “tutti” i nuovi concorrenti, Planetwork/ePlanet (oggi Retelit)di cui sono stato fondatore e CEO inclusa (sfido chiunque a trovare anche un solo operatore nella telefonia fissa che abbia prodotto più soldi di quanto non abbia investito dal 1990 ad oggi) mentre Telecom Italia poteva così mettere al sicuro “ricavi&margini” tanto da raggiungere nei primi anni 2000 margini operativi record in Europa ( certamente non per una maggiore efficienza).
Il risultato di queste pratiche tariffarie è storia di oggi sotto gli occhi di tutti: poco più di una manciata di operatori alternativi a Telecom i cui bilanci sono, a dieci anni dall’apertura, ancora sussidiati da azionisti più/meno volenterosi e uno tra gli incumbent meno forti e competitive in Europa ( e non solo per il grande indebitamento accumulato).
Speriamo che questa volta le Autorità (Agcom e soprattutto Antitrust) facciano loro la lezione imparata nella lunga distanza e vigilino affinché la stessa storia non si ripeta nel nascente e molto promettente mercato dei servizi Internet mobile.
200816
Intervento al P4G Partner Summit
Published by Luigi Orsi Carbone at 8:02 am in Blog with No Comments
Mio intervento al recente Partnership for Growth Summit organizzato a Mestre dall’Ambasciatore Spogli per fare il punto sui vari progetti promossi nell’ambito del programma Partnership for Gowth.
Nel corso del 2007 ho partecipato allo start up di 1 Generation Network, il network di imprenditori di prima generazione, e Mind the Bridge , la business plan competition tra l’Italia e la Silicon Valley.
20087
Che cosa è per te Innovazione?
Published by Luigi Orsi Carbone at 2:27 pm in Blog with No Comments
E’ questa la dmanda che mi è stata posta al Convegno TwentyFour/7 Innovation di Topix a cui ho partecipato come relatore. Ecco la mia intepretazine a caldo.
Online Videos by Veoh.com
Recentemente ho investito in Skebby il software per sms gratis, una start up che fornisce applicazioni e servizi per cellulari basati su Internet da telefonino. Con me anche Stefano Quintarelli, fondatore di I.Net e uno dei pionieri di Internet in Italia. In Skebby sarò Presidente affiancando Davide Marrone (25 anni), suo giovanissimo fondatore, che sarà Vice Presidente e avrà la gestione operativa.
Nata nel 2007 Skebby ha lanciato, prima in Italia, l’ applicazione che consente di inviare dal cellulare SMS quasi gratis, indirizzando i bisogni di una community in forte crescita fatta soprattutto di giovani. Il servizio può essere utilizzato anche dal PC. Il successo di Skebby è testimoniato dagli oltre 50 mila utilizzatori registrati in Italia. Ora Skebby proverà ad accelerare lo sviluppo dell’applicazione ed aumentare lo sforzo di marketing volto ad allargare rapidamente la base dei suoi utilizzatori. Credo che Skebby abbia grandi potenzialità di successo nella diffusione di servizi e applicazioni da cellulare sfruttando sia l’SMS, che è il servizio più semplice ed utilizzato dal telefonino, sia la connessione ad Internet da mobile.
Mi fà piacere dare fiducia ed aiutare Davide, un giovane imprenditore innovativo, che ha avuto la visione ed il coraggio per saper cogliere questa discontinuità. In Italia è importante tornare a dare fiducia ai giovani, reinvestendo e mettendo a disposizione le competenze accumulate. Oltre ai soldi Stefano ed io contribuiremo con il nostro bagaglio di esperienze e relazioni che sicuramente aiuteranno Davide a fare meglio e più rapidamente, evitando se possibile qualche errore.
20082
INTERVISTA A DAVIDE MARRONE FONDATORE DI SKEBBY
Published by Luigi Orsi Carbone at 5:07 pm in Blog with No Comments
Mercoledì 4 giugno alle 15 nell’ambito del programma Capturing Creativity incontrerò Davide Marrone fondatore di Skebby il software per sms gratis meglio conosciuta per l’innovativa applicazione Skebby. Ha soli 25 anni Davide è l’esempio di un nuovo “tipo di imprenditore” che punta alla crescita. Durante l’intervista Davide ci racconterà la sua storia e di come ha fatto a sviluppare la sua microimpresa con una tecnologia innovativa in un ambito così fortemente competitivo. E soprattutto come un giovane ingegnere è riuscito a convincere due imprenditori 1GN (durante l’intervista la disclosure) a scommettere su di lui e sul suo progetto. A chi giovane studente o non stesse valutando la scelta imprenditoriale l’intervista é da non perdere. Vi aspetto qui numerosi dunque!
200823
I segreti “inaspettati” di Warren Buffett
Published by Luigi Orsi Carbone at 6:31 pm in Blog with 4 Comments
Nel suo primo viaggio in Europa alla ricerca di aziende familiari da acquistare, Warren Buffett ha fatto ieri tappa finale in Italia dove si è intrattenuto per un “faccia a faccia” con alcuni giovani e la stampa giunta qui da tutta Europa. Evento unico, credo irripetibile. Warren Buffet, sappiamo tutti, è l’uomo più ricco del mondo, il più grande investitore della storia, spesso definito l’”Oracolo di Omaha”. Ma per chi si aspettasse particolari segreti e consigli su titoli da acquistare credo sia rimasto deluso.
Allora quale è il suo credo? Quale filosofia alla base dell’enorme successo professionale?
Buffett consiglia di fare solo ciò che piace, di farlo sempre con grande “passione” e con le persone che si rispettano e con cui si stà bene, senza puntare a fare i soldi, ma impegnandosi ogni giorno con onestà, umiltà ed intelligenza. E di farlo con grande “pazienza”, sapendo aspettare il momento giusto (per comprare per esempio) o per resistere contro corrente. “Nei prossimi 10-20 anni (sic!) potremmo decidere di acquistare qualche azienda familiare in Europa” ha detto ieri a conclusione dell’incontro. E questo a 76 anni suonati.
Nell’America delle bolle e degli eccessi, delle maxi compensation dei CEO, del credito a alto rendimento-senza rischio inventato dalle banche (e poi inesorabilmente scoppiato),… dove è tutto accelerato, dove tutto vale pur di riuscire ad avere successo e a fare i soldi subito, la lezione dell’uomo più ricco del mondo da Omaha và esattamente nella direzione opposta.
Non stupisce che per farsi guidare in questa nuova avventura in Europa Warren Buffett abbia scelto e chiamato al suo fianco Angelo Moratti