Martedì 19 Febbraio parteciperò presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto, Roma alla tavola rotonda dal titolo “Nuove Risorse per Crescere: Seed Capital, Venture Capital, Private Equity” organizzato dagli amici di BAIA alla presenza di numerosi leader politici e dell’Ambasciatore USA in Italia R. Spogli (si veda programma e lista parteciaptanti qui sotto). Sarà un’ottima occasione per rappresentare ai policy maker nostrani più attenti e sensibili a capire e favorire nuovi modelli di sviluppo per il Paese quali siano le problematiche incontrate sul campo da imprenditori/venture capitalist che frenano ancora la nascita di nuove aziende e provare a trovare le possibili soluzioni da adottare. Con Luigi Amati, anche lui socio 1GN , contribuiremo la prospettiva delle problematiche relative al “seed capital” ovvero alle prime fasi di sviluppo di una nuova azienda.
Chi volesse può partecipare. L’inizio dell’incontro è fissato per le 17.00, l’ingresso in sala dei partecipanti e’ previsto dalle 16.30 alle 17. Per ulteriori informazioni puo’ contattare info@decidere.net

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Il Prof. William Miller di Standord University è come si può vedere un luminare pluricattedratico ed ha speso metà della sua vita come accademico e metà come business man . Nel corso della sua esperienza professionale ha fondato oltre 25 imprese di alcune anche durante la New Economy (da cui come ha ammesso sinceramente non è scampato neppure lui dall’alto della sua esperienza). L’ultima azienda che ha fondato è stata due anni fà ben oltre la soglia di ottantanni (lo dicevo io che hanno ragione i nostri politici/grand commiss che ha ottantanni suonati si può essere ancora brillanti professionisti). Nella foto la presentazione dove Miller descrive i 12 fattori essenziali per un habitat imprenditoriale che funziona, come ad esempio quello della Silicon Valley. Largo circa in Italia abbiamo solo 1 dei 12 fatori: un “high quality of life” (chissà per quanto ancora!). Alla domanda che cosa avesse consigliato di fare per chi si trovasse in un habitat dove 1 solo elemento su 12 fosse presente ha risposto senza esitazione: cambi Paese! Bella forza lo dice lui perchè ha solo 82 anni, ma per noi giovani italiani invece?

Interessantissimo podcast dalla Stanford University. Tina Seelig dello Stanford Technology Venture Program, che ho avuto il piacere di incontrare la settimana scorsa in SV, intervista due angel investor di grande successo della SV, Ron Conway, Fodatore di Angel Investors LP, e Mike Maples, Fondatore di Maples Investments. Da questa conversazione emerge con chiarezza quali siano e come funzionano i sofisticatissimi meccanismi dell’ecosistema imprenditoriale in SV, e come si fà a passare dall’idea iniziale, allo start up, allo sviluppo successivo di grandi imprese fino all’uscita. Conway e Maples offrono anche alcuni pratici consigli agli aspiranti imprenditori su come cercare la propria passione e come trasformare la stessa in una nuova impresa, incluso ovviamente come raccogliere i capitali e come gestire le diverse fasi di sviluppo. Un “must listen” per ogni imprenditore nostrano appasionato!


Marco Palombi mi ha intervistato qualche tempo fà per la serie Capturing Creativity.

Credo che la mia esperienza possa risultare istruttiva per chi si avvicina al mondo imprenditoriale, perche’ gli start up che crescono rapidamente sono naturalmente soggetti a correre elevati rischi finanziari ovvero corrono il rischio di non avere tutte le risorse necessarie per adattarsi a mercati che cambiano umore, alla domanda che ritarda a materializzarsi,…. etc.

A volte l’imprenditore può commettere errori di valutazione ed imbarcarsi in progetti troppo rischiosi e ambiziosi per la solidità delle proprie spalle. Quando ciò succede l’imprenditore deve saper rapidamente avviare un processo di ristrutturazione dell’azienda per preservare gli interessi dell’azienda e minimizzare le perdite di tutti gli stakeholder … soprattutto se l’azienda è pubblica, anche rinunciando al proprio interesse personale passando il controllo ad altri.

Questo è che quello che ho fatto con ePlenet (oggi Retelit). Gli studi dicono che gli imprenditori che sono caduti apprendono dai propri errori e possono essere più preparati ed accorti ad affrontare con maggiori probabilità di successo nuove sfide in futuro (ed io sono obbligato a crederci:)!. L’insuccesso, in un sistema imprenditoriale che funziona, è parte della “creative destruction” che fa sopravvivere solo i migliori e forgia l’esperienza e il carattere di quelli che hanno meno fortuna o talento. Non le stigmati o il marchio di infamia tipico qui da noi dove l’insuccesso equivale al fallimento da condannare e perseguitare (come invece dovrebbe essere per quegli imprenditori/bachieri/manager che non rispettano le regole e vengono condannati per bancarotta fraudolenta ma che spesso riescono invece a restare in sella, anche in posizioni ragguardevoli screditando le persone oneste e di buona volontà),con il risultato che le persone più accorte non provano neanche a rischiare, con la conseguenza che si creano meno aziende ed opportunità di sviluppo di quanto si potrebbe in un sistema più aperto al rischio.

Giovedì scorso in un riuscitissimo evento organizzato dagli amici di Sviec e Baia ad Atherthon (Palo Alto) sotto la superba regia regia di Jeff Capaccio e presenziato dall’Ambasciatore USA in Italia Spogli e da oltre 250 tra imprenditori, investitori e manager delle due sponde dell’atlantico sono stati annunciati i finalisti della business plan competition Mind the Bridge. L’obiettivo della competizione è quello di costruire dei ponti tra le idee e gli imprenditori italiani e l’ecosistema imprenditoriale che è fatto di business angels/VC, CEO, professionals mutuando dall’esperienza del sofisticatissimo modello della Silicon Valley. I veri vincitori di questa competizione saranno quegli imprenditori che nei prossimi mesi anche con l’aiuto dei mentor selezionati tra gli imprenditori 1GN riusciranno ad avanzare più rapidamente nei loro progetti chi trovando capitali, chi cementando partnership commerciali o chi semplicemente sviluppando e raffinando la propria buisiness idea o il modello di business.
Ciò detto mi piace sottolineare come la stragrande maggioranza delle iniziative in concorso era di grande pregio ed innovatività, confermando che in Italia non mancano idee e cervelli, ed ha impegnato a fondo il Selection Committe nella selezione dei migliori progetti che sono risultati essere:
* VivaBioCell (biotech, tissue engineering)
* Econoetica (multimedia for tourism)
* Nano4Bio (bio sensors, cell cultivation)
* Blucape (mobile wireless)
* BioMan (food supplement)
* Ingenia (energy control)
Congratulazioni quindi ai finalisti ed un in bocca al lupo a tutti gli imprenditori partecipanti per costruire “ponti” fruttuosi nei prossimi mesi.

Conto alla rovescia anche per l’annuncio dei 7 finalisti della business plan competition Mind the Bridge che verrà fatta da Marco Marinucci giovedì 10 a San Francisco alla presenza dell’Ambasciatore USA Spogli. Con oltre 50 tra imprenditori, investitori e manager italiani volerò domani in Silicon Valley per incontrare i leader dell’ecosistema imprenditoriale più sofisticato del mondo cercando di carpirne i segreti dall’interno dei suoi cuori pulsanti di Google e dell’Università di Stanford. Nel video qui sotto trasmesso da La 7 si anticipano i temi che verranno discussi durante il viaggio e si ricostruisce il percorso imprenditoriale di alcuni italiani sbarcati là con idee innovative qualche anno fà…..aspettando l’arrivo dei magnifici 7 di Mind the Bridge. State collegati per live news! dal viaggio!

Alla fine è andata  meglio delle piu’ rosee aspettative.  I giovani imprenditori in Italia ci sono e vogliono di dire la loro sul campo (non solo ai convegni politici). Fà piacere vedere di essere riusciti a canalizzare progetti particolarlmente interessanti da professori universitari, direttori CNR e giovani di buone speranze da Catania a Trento. Un grazie forte a Marco Marinucci ideatore e motore di Mind the Bridge e agli amici dell’Ambasciata USA, Richard Boly e Jacob Garrett, che hanno aiutato a diffondere il messaggio lungo la penisola.  

Ora toccherà a noi attraverso una giuria di esperti imprenditori, manager e venture capitalist analizzare i piani in dettaglio, selezionare i migliori, affiancarli nel mettere a punto modelli e messaggi e  farli incontrare infine con i rappresentanti del miglior ecosistema imprenditoriale al mondo in Silicon Valley…

 Nel frattempo però Auguri a tutti di Buon Natale.

Ecco il video del mio intervento all’ Italy-Silicon Valley Experience organizzato da Cisco alla presenza dell’Ambasciatore USA in Italia Ronald Spogli.

Il prossimo 10 gennaio sarà l’Ambasciatore stesso ad accompagnare un folto gruppo di imprenditori, investitori e manager italiani  in Silicon Valley  per favorire una miglior comprensione  di quel ecosistema impreditoriale e nuove opportunità di relazioni e business tra le due comunità.  In quell’occasione l’Ambasciatore Spogli annuncierà i finalisti della business plan competition Mind the Bridge , di cui faccio parte del comitato organizzatore con 1GN che è tra i promotori, e che mira a portare diversi giovani imprenditori italiani a presentare il loro progetto  alla comunità della  Silicon Valley.

 

Ieri sera ospiti di Cisco si è tenuta una riuscitissima videoconferenza tra Milano e  San Josè California per discutere di cosa serve per costruire (e replicare) anche qui da noi un’ecosistema imprenditoriale sofisticato e che funzioni davvero. Il tutto alla presenza e con il forte supporto dell’Ambasciatore USA in Italia Spogli che con il programma Partnership for Growth stà facendo un lavoro eccezionale insieme al suo staff  per muovere un pò le acque anche nel nostro stagno italiano.  Ho partecipato al panel della videoconference parlando di Mind the Bridge la business plan competition  che vuole fare un ponte tra il talento italiano e la Silicon Valley  portando diversi giovani imprenditori a sfruttare prima i consigli degli imprenditori 1GN che l’hanno già fatta e poi a presentare il loro progetto agli investitori ed imprenditori in Silicon Valley. Non un’altra business plan competition quindi ma la focalizzazione concreta su alcuni degli anelli mancanti lungo la catena dell’ecosistema come la professionalizzazione e formalizzazione del proprio progetto (es. focalizzazione business idea, piano industriale e presentazione)  e soprattutto la possibilità di poterla presentare e discutere con chi per disponibilità di capitali e attitudine al rischio è in grado poi anche di finanziarle L’evento ha riscosso un grande successo di pubblico e forte è sembrato l’interesse dei tanti giovani imprenditori presenti. Ora ci aspettiamo che in molti colgano questa opportunità irripetibile e partecipino alla competizione inviando il business plan entro la scadenza del prossimo 21/12.  

Hai creato una start-up e sei pronto a presentare il tuo progetto? Ora puoi farti conoscere direttamente in Silicon Valley. Questo e’ un altro piccolo contributo di 1GN , il network di impreditori di prima generazione di cui faccio parte e in cui mi occupo dell’area mentorshi, allo sviluppo di un nuovo sistema imprenditoriale in Italia.

1GN ha promosso e supporta insieme a Baia, Sviec e con il supporto dell’Ambasciata USA in Italia  Mind the Bridge, una vera e propria "Business Plan Competition", che offre come premio la possibilita’ di presentare il proprio progetto a investitori istituzionali in Silicon Valley; insomma, abbiamo pensato che piuttosto che pochi soldi di premio, possa essere molto piu’ importante la "introduction", cioe’ la prima presentazione agli investitori di livello internazionale.

Hai fino al 21 Dicembre 2007 per proporre il tuo Business Plan a Mind the Bridge. Ne parlero’ in dettaglio anche a Monza il 28 Novembre, all’incontro Italy-Silicon Valley Experience, aperto a tutti gli imprenditori interessati.
Coordinerò il progetto per 1GN. Alcuni soci 1GN che ce l’hanno già fatta hanno dato la loro disponibilita’ ad affiancare e consigliare i giovani imprenditori prescelti. Altri soci hanno contribuito ad un piccolo fondo che servira’ a coprire le spese di viaggio in Silicon Valley per gli imprenditori prescelti; in dettaglio: Michele Appendino con Solar Ventures, Paolo Barberis con Dada, Fausto Boni con 360 Capital Partners, e Stefano Quintarelli a livello personale.